Finalmente in farmacia un autotest discreto e facile
Documentandomi prima di scrivere questo pezzo ho notato che oramai non si ha più paura dell’HIV come malattia mortale.
La paura o per meglio dire la vergogna deriva dal fatto che la comunità dove la persona sieropositiva vive tende ad etichettato ed escluderlo.
Questo poteva essere giustificabile nel 1981 data in cui fu riconosciuta l’esistenza di una nuova malattia, il primo caso di AIDS, ma nel 2017 sappiamo bene cosa è l’HIV come ci si contagia e come si può convivere con la sieropositività?
Cerchiamo di lasciare da parte l’ignoranza che la paura genera e di conoscere meglio questo virus.
L’HIV virus dall’immunodeficienza umana dell’inglese Human Immunodeficiency Virus è l’agente responsabile dell’immunodeficienza acquisita conosciuta come AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome).
Il virus HIV è la causa dell’aids in quanto questo attacca i linfociti , cellule presenti nel nostro sangue .
I linfociti rappresentano l’armatura del nostro sistema immunitario in quanto grazie a loro batteri e virus non possono attaccare il nostro organismo.
Il virus attacca le cellule T-helper o linfociti T moltiplicandosi, questo processo continuo danneggia il sistema immunitario esponendo il nostro corpo ad altri virus ed infezioni.
Le cellule T diminuiscono in maniera considerevole portando ad una immunodeficienza attiva AIDS.
Il virus può avere diverse modalità di trasmissione, sessuale, la più diffusa l’85% visto che avviene tramite rapporti sessuali non protetti, ematica tramite il contatto con il sangue ed emoderivati infetti e verticale (madre-figlio) infezione intrauterina cioè mentre il bambino si sviluppa nel grembo materno, al momento della nascita o durante l’allattamento.
L’infezione da hiv passa attraverso quattro fasi: l’incubazione, l’infezione acuta ,il periodo di latenza e l’AIDS.
Il periodo di incubazione va dalle due alle quattro settimane ed è asintomatico così come nella maggior parte dei casi lo è la fase acuta che dura 28 giorni.
I sintomi dell’ infezione acuta, qualora comparissero sono identici a quelli di una influenza febbre, mal di testa e dolori muscolari.
Il periodo di latenza può durare da pochi anni ad oltre quindici fino a sfociare in AIDS con sviluppo di infezioni , polmonite………
Certo alla fine di quest’ articolo vi chiederete visto che si conoscono le cause ed i sintomi dell’HIV nel 2017 sarà stata trovata una cura.
Purtroppo per l’HIV non è ancora così, i farmaci combinati tra loro permettono di curare i differenti virus che attaccano il sistema immunitario questo consente ai pazienti sieropositivi di avere un aspettativa di vita pari a chiunque altro.
L’unica “arma” in nostro possesso contro l’HIV è il test , quello più usato attualmente è il combinato , comunemente chiamato ELISA .
Questo test rileva gli anticorpi prodotti dall’organismo in risposta al virus, e viene ripetuto a distanza di un mese dal contagio fino ad arrivare alla risposta definitiva entro tre mesi.
In questo percorso bisogna essere seguiti da un medico in quanto il test non va effettuato subito il possibile contagio ma seguendo i periodi finestra che possono oscillare da quattro a sei settimane.
L’OMS (Organismo Mondiale della Sanità) ha ritenuto efficace introdurre l’autotest HIV, già introdotto in Francia con ottimi risultati dal primo dicembre 2016 infatti è stato introdotto nelle farmacie.
L’auto test permetterà di conoscere tutto quel mondo sommerso di persone che non sono consapevoli della loro sieropositività magari perché la vedono ancora omo una condanna a morte o perché il proprio contesto sociale tende ad etichettarle ed isolarle.
Questo nuovo dispositivo renderà tutti noi più consapevoli del fatto che la battaglia contro l’HIV può essere vinta se abbiamo il tempo dalla nostra parte, infatti il test richiede solo cinque minuti per essere eseguito con un semplice prelievo di sangue dal nostro polpastrello dopo solo 15 minuti possiamo leggere il risultato.
Questo dispositivo da un’attendibilità nel rilevare l’infezione di poco inferiore al 100% ma
vanno rispettate alcune regole come nel normale test HIV, l’intervallo finestra e i90 giorni successivi al primo test da ripetere questa volta sotto controllo medico per poter contrastare subito l’eventuale infezione.
Questo dispositivo e la maggiore consapevolezza delle persone permetterà all’OMS di raggiungere l’obbiettivo mondiale che era stato lanciato nel 2014, rendere il 90% delle persone coscienti della loro sieropositività e in grado di curarla tempestivamente entro il 2020.